Giovani tra gioia e ansia: una generazione che ha bisogno di essere rasserenata

 

MASCHERE QUOTIDIANE

 

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La mia analisi oggi parte da un libro: Maschere Quotidiane del sociologo Massimo Cerulo, libro dedicato ai 18enni e 25enni, agli universitari italiani, testo che sviluppa un focus sulla loro situazione emotiva.

Oggi siamo di fronte ad una generazione caratterizzata soprattutto da una dimensione psicologica, giovani che dimostrano una grande ipersensibilità ed emerge che per loro i sentimenti più importanti sono da un lato la gioia e la felicità e dall’altro l’ansia e la rabbia. Questo è curioso perché sembrano sentimenti contrapposti eppure la loro condizione quotidiana è segnata da questa ciclotimia (parola ultimamente molto utilizzata dagli specialisti che analizzano le nuove generazioni).

Da qui un bisogno che va più verso la rasserenazione che l’adrenalina, come invece spesso si crede pensando ai giovani.
Una indicazione importante anche per le aziende e chi comunica perché ancora oggi noi “adulti” siamo convinti che ai ragazzi interessi il grande ritmo, l’adrenalina..; questo a loro interessa ma ce l’hanno già quindi quello che per esempio le campagne pubblicitarie dovrebbero trasferire è la serenità, è la profondità ovvero provare a prendere un po’ per mano questi ragazzi, accompagnarli in un percorso che è appunto psicologico dandogli quello che loro non hanno; dunque imitare i loro linguaggi ad oggi non funziona, essere giovanilisti è fortemente avversato da questa nuova generazione.

In questa era della sovrabbondanza di informazioni, di interazioni, di possibilità spesso ci dimentichiamo che c’è un grande rischio di disorientamento, di confusione e questo vale anche per i messaggi commerciali/pubblicitari e viene confermato dalla ricerca che non a caso prende il nome di maschere quotidiane.

I ragazzi proprio per questa loro insicurezza, sempre ipersollecitati, si adeguano molto al contesto quindi adottano delle maschere appunto quotidiane perché hanno paura di non riuscire a rispondere alle richieste del mondo dei “grandi”.

Questo deve farci pensare molto.

Ikea in questa pubblicità che non avete mai visto in Italia esprime emozioni, fiducia nel futuro, sfida il tempo e la vecchiaia, ride in faccia alla monotonia e grida una sola cosa “viva la vita”

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