C’è un settore che nonostante lo stravolgimento comunicativo e promozionale rimane quasi intoccabile: l’Opera, la Lirica e tutto quello che vi ruota intorno. Infatti questo arroccamento stilistico, questa sorta di immunità alla comunicazione più innovativa e creativa ha dato risultati poco edificanti per quanto riguarda l’utenza delle persone che seguono il settore. Una media di età di 60 anni, una percentuale bassissima di studenti e giovani che frequentano questo tipo di eventi. Di conseguenza un flebile rinfoltimento annuale di giovani che intraprendono questo tipo di carriere.
Qualcosa ultimamente è però cambiato, non in Italia, ma in Australia dove la Sidney Opera House ha ingaggiato l’agenzia di comunicazione Interbrand per lanciare una campagna memorabile. Un vero e proprio lavoro di Storytelling digitale per promuovere arte e cultura, modernizzando figure e concetti iconici. La campagna è stata premiata con il Leone D’Oro al Festival della Creatività a Cannes (sotto alcuni esempi della campagna).
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La sfida della Sidney Opera House era quella di avvicinare i Millenials all’Opera e per questo è stato scelto un linguaggio estremamente contemporaneo tra grafiche forti e videomapping 3D potenti. Tutto questo ha avuto un grandissimo riscontro sui Social e Manfredi Ricca, responsabile europeo di InterBrand (l’agenzia di comunicazione che ha seguito la campagna) ha invitato tutti i teatri italiani a muoversi in questo senso dichiarando:”qualsiasi Teatro con delle vere ambizioni e volontà di essere rilevante oggi deve considerarsi come creatore e produttore di esperienze; il futuro è fatto del luogo virtuale che sostituisce, ma deve catturare, l’esperienza del luogo fisico”
Un altro esempio di tradizione abbinata a tecnologia è il progetto digitale Magnificent di Felice Limosani, progetto multimediale presentato a Palazzo Vecchio di Firenze con la partecipazione straordinaria di Bocelli.
A questo link il trailer del progetto: Magnificent – Felice Limosani.
Sicuramente Limosani è uno dei digital storyteller più richiesti che incrocia in modo creativo arte, comunicazione e tecnologia, delineando nuove esperienze. Le brand più evolute sono i luoghi di sperimentazione dei nuovi linguaggi espressivi e spesso una potenza e magnificenza mondiale come per esempio l’Opera non deve essere snaturata e modificata, ma incanalata in modo creativo e connesso con i tempi odierni per arrivare anche alla nuova generazione.
Ad oggi il più grande esponente vivente dell’Opera è sicuramente Riccardo Muti che risiede nella città italiana Ravenna. In questa città ci sono molti artisti e digital storyteller; due nomi degni di menzione, colleghi di Felice Limosani sono Andrea Bernabini e Thomas Cicognani esperti di Mapping. Le loro strade non hanno mai incrociato il mondo dell’Opera (per quanto ci è dato sapere) ma sarebbe sicuramente uno stimolo visivo sorprendente.
Se non avete mai visto il Mapping Vi invito a guardare su YouTube i lavori di questi due artisti:
video di Andrea Bernabini
video di Thomas Cicognani
L’immagine iniziale è una foto presente sul profilo google+ di Andrea Bernabini (a destra della foto Bernabini).
L’immagine sottostante è una elaborazione grafica del Maestro muti tra tradizione e modernità con un cameo per la strage avvenuta a Nizza oggi, giornata in cui è stato scritto l’articolo 14 Luglio(il quadro che si intravede con la bandiera francese è di Monet).

Maestri Muti – Opera Italia