Di solito quando mi dicono “andiamo ad un Pub” io mi intristisco subito; che palle andare in un pub e stare lì in 15 ad un tavolo stretto. In queste situazioni mi adopero subito per cambiare un po’ il ritmo iniziando a rompere le scatole ai miei amici per fare giochi ed esperimenti sociali.
Oggi vi presento un esercizio di Storytelling visivo, o per meglio dire FOTOGRAFICO che potete fare con i vostri amici o parenti.
Questo esercizio di Stortelling si chiama PORTRAIT .
Introduzione all’esercizio
Se guardate le foto che seguono, ognuna di loro vi trasmette un messaggio e ognuna di loro potrebbe rappresentare un titolo di un articolo.
La prima potrebbe essere nella rivista Ciak e portare il titolo:
“La Signora Ammazzatutti -Benvenuti nel mondo di Amy Signs, la regista di Delitti Notturni” oppure potrebbe essere una foto che notiamo nelle newsfeed e riportare una frase come per esempio “noi donne siamo guerriere spietate, se il caso lo richiede” e questa foto con questa frase potrebbe richiamare condivisioni, interazioni, commenti.
La seconda potrebbe trovarsi nella rivista Focus e portare il titolo:
“Vocazioni Green: intervista a Fanny Vi la biologa che salva le balene” oppure la potremmo notare su Instagram e riportare la frase “Rispettare il mondo in cui viviamo significa amare sé stessi”. Idem come prima: condivisioni, interazioni ecc.
La terza potrebbe essere su Wired e portare questo titolo:
“Nessuno credeva in lui. Oggi ha contratti per milioni di euro; la storia di Nelson Jay” oppure….ditelo voi!
La quarta la troveremmo sfogliando Vanity Fair e leggeremmo questo titolo:
“Katy Leen racconta i segreti e gli scandali del mondo del cinema” oppure potrebbe riportare questa parola: Resilienza.
Vedete quindi che ogni immagine racconta una storia, un sentimento e quando comunichiamo attraverso le immagini comunichiamo un messaggio. Una foto ci può trasmettere potere, simpatia, sensualità, semplicità, irriverenza, tenacia e mille altre sensazioni.
Quindi se voi doveste promuovere (ipotizziamo) una pasticcera che fa torte per bimbi attraverso una sua foto quale tra queste scegliereste?
Dai, non facciamo i retorici. E’ ovvia la scelta.
Se invece doveste fare una foto per richiamare interazione cosa scegliereste? Una foto con un aforisma sulla vita? La foto di un cane?
Quindi ora che hai capito che una immagine è comunicazione, sentimento e messaggio siamo pronti per iniziare l’esercizio.
Esercizio di storytelling “Portrait”:
Ti riporto tutte le procedure che dovrai seguire per fare l’esercizio. In pratica dovrai individuare almeno due persone (amici, conoscenti, parenti) e far loro una foto con una descrizione.
Queste foto che farai dovranno trasmettere dei messaggi o almeno un messaggio come negli esempi che ti ho riportato sopra nell’introduzione. Sarai in grado di far “combaciare” l’immagine con il messaggio o sembrerà forzato? E la foto che farai sarà impattante o mal fatta?
Ricordati che per fare belle foto devi puntare su pochi elementi e di grande contrasto. Ricordati anche che l’inquadratura angolare (a meno che tu non sia molto capace) svantaggia la riuscita delle foto.
Quindi:
- forti contrasti
- inquadrature frontali
- Pochi elementi
- il Punto BUM
Cos’è il Punto BUM: il punto BUM è quel punto che noti subito, come un pugno nella spalla, appena guardi la foto. Possono essere gli occhi, la bocca, una mano…qualsiasi cosa che arrivi prima di tutto il resto al primo sguardo.
Fai queste due foto e per ognuna riporta o un potenziale titolo da rivista o una possibile frase che potrebbe essere condivisibile dalla community sul web (ovvero una foto e una frase che potenzialmente una persona potrebbe ricondividere anche nella sua bacheca).
Bene. Ora che hai scelto le persone, hai scattato le foto e scritto le descrizioni inviamele a dedafiore@gmail.com; valuterò le tue foto e ti darò un riscontro e consigli utili.
Ciao Ciao!