La cortesia come primo fattore competitivo

Non sorridi? Me ne vado grazie

Oggi la cortesia è il primo fattore competitivo: ci sono sempre molte alternative, tantissime proposte, il paradosso della troppa scelta fa parte della nostra quotidianità. In mezzo a questa moltitudine di stimoli scegliamo sempre di più una cosa rispetto ad un’altra per fattori emotivi e non tecnici. L’assertività e la gentilezza non sono solo un valore aggiunto imprescindibile per un ottimo marketing ma sono soprattutto aspetti che oggi io vorrei che fossero scontati eppure lo vediamo tutti: non è così.

Dunque siamo in un mercato difficile che dobbiamo regolare con le nostre scelte: ci sono giovani o meno giovani che si impegnano, fanno mutui e sacrifici per avviare attività ma conservano sempre un sorriso per i loro clienti poi ci sono persone che non salutano neanche quando si entra, altre che alla minima richiesta hanno reazioni davvero sconsiderate. Sono convinta che oggi sia importante seguire una affinità emotiva. Non esiste ancora un TripAdvisor della cortesia con i visi e i nomi delle persone che troviamo nei luoghi che frequentiamo ma qualcosa di simile arriverà perché la tendenza delle nostre aspettative in termini di consumi sta virando verso quella direzione.

Il fattore umano è di assoluta importanza e vi invito ad uscire subito, senza pensarci un attimo quando entrando in un posto riscontrate poca gentilezza. Uscite immediatamente. Ci sono altri posti con persone che hanno sorrisi e parole gentili per voi.
“Big Mistake. Big. Huge”
(Pretty Woman – scena nella Boutique)