Dopo 5 anni di workshop e conferenze in Italia, gli esercizi e i metodi sono diventati un libro. Qui spiego brevemente perché la creatività e quello che le persone hanno da dire (e soprattutto scoprire) mi interessa così tanto.
Le conversazioni vis-à-vis o i confronti sul web fanno comparire sopra alla mia testa questa scritta gigante “sentirò le solite stronzate e soprattutto dirò le solite due cazzate”.
E più l’argomento millanta profondità più la conversazione si fa ridondante.
Datemi una clessidra:
“dai dì la tua” tempo scaduto
“ora vado io?” tempo scaduto
Finale: ho vomitato, tu hai vomitato, egli ha vomitato.
La sedia delle banalità
Le belle figure e le le belle parole ci incatenano su una sedia di banalità.
La critica parte da me stessa, io che parto dal presupposto che di quello che ho da dire non interessi niente a nessuno. E giustamente, aggiungo.
La parola è una esperienza. Come un giro in barchetta dove vedo pesci che dalla riva non posso notare, la conversazione allo stesso modo, rappresenta nuove specie di cui posso godere.
Nell’interlocutore io non vedo un water dove buttare contenuti ma un mare da scoprire.
La banalità che ha ammorbato la mia stessa personalità, le sincrasi mal riuscite di conversazioni buttate nel cesso, le reazioni esagerate, le risposte brutte…tutto questo mi ha portato a rinchiudermi prima in un mondo di cartoni animati e versacci alla Topolino e poi a sublimare cartoni e versacci in evoluzioni creative.
La storia e le faccende che mi hanno portato oggi qua sono un susseguirsi di errori, passioni, studi e cazzate madornali. “Oggi qua” significa il libro di storytelling, design thinking e copywriting che racchiude molti dei miei metodi applicati in questi anni che uscirà in Italia a inizio 2020 con la casa editrice Flaccovio Editore.
Sono esercizi pratici che si possono applicare per scrivere contenuti innovativi aziendali o per approcciarsi alla propria vita in modo diverso.
Nel libro sono stati raccolti anche i lavori finali di alcuni allievi e alla fine di ogni esercizio è possibile vedere il risultato finale.
I miei metodi lavorano sulla destrutturazione creativa e sul brain cut-up ma dato che sono storyteller è bene raccontarti quello che faccio in modo più semplice; a tal proposito ho chiesto alcuni pareri ai miei allievi e ve ne riporto uno esemplificativo di Valentina Orlandi, giornalista di Ravenna:
“Apertura di orizzonti, rottura di gabbie mentali, prospettive nascoste dentro di noi e scoperte come se fossero quelle di qualcun’altro.
A livello emotivo un percorso per scoprire chi sei sempre stato ma non hai mai avuto il coraggio di incontrare e conoscere”